Spettacoli teatrali
L’Aura non c’è è un atto d’amore sincero e scanzonato per la Poesia italiana. Si ripercorrono, sempre con ironia, i capolavori dei maestri della letteratura, con l’unico intento di riscoprire una Bellezza che oggi pare dimenticata, schiacciata da un’umanità senza ali che costringe i poeti contemporanei al silenzio. Poesia d’amore, amore per la poesia: ecco gli elementi di una serata colta ma anti-accademica, piena di passione ma allo stesso tempo divertente e divertita. La letteratura trattata senza noia, senza inutile retorica, senza ingessature.
Con Il mio angelo Gabriele l’intento è quello di offrire una panoramica completa dell’opera e del vivere d’annunziano, presentando l’artista da un punto di vista realmente alternativo, smitizzando e sdrammatizzando i tanti, troppi luoghi comuni che lo circondano e ne minano spesso ulteriori possibilità di approfondimento. Presentando al pubblico momenti del D’Annunzio uomo, poeta, prosatore, eroe, abbiamo in animo di mostrare gli aspetti meno conosciuti del Vate per ribaltarne completamente l’accezione comune: il Nostro sarà ironico, scherzoso, dolce e malinconico, piuttosto che tracotante istrionico ed eccentrico.
Attualizzazione, non rivisitazione, del Manfred, capolavoro di Lord Byron e della successiva ripresa, voce narrante accompagnata da orchestra, che ne fece Carmelo Bene. Le musiche diventano ora elettroniche, pur ispirandosi alle partiture di Schumann, le voci artefatte dagli effetti. I personaggi ed il linguaggio subiscono l’accurata trasformazione che li rende contemporanei ma non li snatura, privi di scelte che ora parrebbero stucchevoli. L’ambientazione romantica ed alpestre diviene semplicemente una stanza buia nella quale il protagonista non può più essere un disperato eroe faustiano, ma muta nell’uomo post-moderno: fragile, solo, in balìa dei suoi demoni che più non riesce a dominare.
Adulto Amor - tragedia in atto unico è la tragedia contemporanea, ma anche il ritorno al grande Teatro antico, quello fatto di buio e silenzio, di mito e di vuoto, di sensazioni forti e sgomento. Due personaggi in scena, il loro amore, il finale sorprendente. Il pubblico che si divide tra sdegno ed entusiasmo, qualcuno rimane senza parole, altri si chiedono il motivo di una simile rappresentazione, mentre il tarlo scaturito dallo spettacolo ha cominciato a disturbare i pensieri di tutti.
La Limonata Transatlantica è uno show generazionale che utilizza il linguaggio comunicativo delle trasmissioni televisive per parlare di anni ’80 e ’90 in maniera non celebrativa. Due conduttori tengono le fila di un viaggio malinconico e spiritoso, ricco di momenti collettivi, di contributi audio e video, per arrivare sino a momenti di riflessione seria, scavo psicologico, analisi di dinamiche comportamentali che hanno spesso luogo nelle vite dei giovani nati negli anni ’80, tutti figli degli stessi telefilm, film, pubblicità, giocattoli, videogiochi, canzoni.
Ne L’eterno femminino un Professore introdurrà le varie performance – poesie, canzoni, brani di teatro - oppure interverrà subito dopo che queste abbiano avuto luogo: qualche parola per legare con un filo i vari interventi e per suggerire la chiave di taluni testi, poesie, canzoni, interpretazioni. Gli Attori/Cantanti si esibiranno in canzoni o dialoghi o letture sostenuti dalla musica del Pianista che suona dal vivo e alle loro spalle, la Ballerina, come su di un piedistallo e con pochissimo spazio a disposizione, danzerà in modo classico con gesti, mimica, cenni.
